Sì, anche i non vedenti possono giocare a ping pong. Lo abbiamo sperimentato al circolo Bissolati, la scorsa settimana, dove ci è stato messo a disposizione un tavolo da gioco. In realtà questo sport si chiama show down e si pratica in condizioni di assoluta sicurezza. Si utilizzano racchette e la palla scorre sotto un vetro divisorio che protegge i giocatori dalle traiettorie alte. Per certi versi, ricorda un po’ il calciobalilla perché si ottiene il punto tirando nella reticella della porta avversaria e c’è l’aiuto delle sponde. Più facile giocarlo che spiegarlo, chiunque si sia cimentato ha subito imparato, favorito dal contatto fisico delle gambe appoggiate ai lati del tavolo. Direte, e cosa c’entra tutto questo col baseball? La verità è che non ci fermiamo mai, siamo diventati un’associazione aperta anche ad altre discipline, perché il nostro obiettivo è avvicinare i giovani allo sport e non ce n’è uno che sia proibito ai non vedenti. Tutto questo grazie ai tanti amici che troviamo ogni giorno sulla nostra strada, come Giovanni Lai, presidente dell’associazione Bissolati, che ci ha permesso di sistemare all’interno del circolo il tavolo che poi sarà spostato all’aperto con la bella stagione. Ci sarà consentito di utilizzarlo durante la settimana , in giorni prefissati, con la speranza di poter presto partecipare al campionato italiano. Fra i tanti che hanno provato a giocare, anche le delegazioni del baseball non vedenti ospitate nei giorni scorsi in città. Oltre al team di Catania, anche una rappresentativa inglese cui abbiamo anche cercato di insegnare qualche parola di italiano. Hanno avuto invece effetti disastrosi le lezioni di dialetto bresciano: qui ci vorranno anni per ottenere progressi. Fra i graditi ospiti anche l’assessore regionale Fabio Rolfi, che è parso particolarmente attento alla nostra richiesta di sempre: tornare a praticare il baseball a Brescia, su un campo tutto nostro. Intanto ottobre si era aperto con l’exploit del nostro Saliou Diane ai campionati italiani paralimpici di atletica leggera, disputati a San Polino nel primo weekend del mese. Sapevamo quanto fosse veloce, ce ne eravamo accorti sui diamanti del baseball: in pista ha superato ogni attesa, coprendo ben 3 gare con tempi ragguardevoli per un debuttante: 1’04” nei 400, i 100 metri in poco più di 12” e i 200 in 25”. Vestiva la maglia della società Omero di Bergamo, cui lo abbiamo girato in prestito. Ma nei nostri progetti c’è l’intenzione di formare una squadra tutta nostra, perché non ci fermiamo mai. Le idee sono tante e con l’aiuto di chi ci segue con affetto siamo sicuri di poterle realizzare tutte.